La preparazione marina continua per tutta la settimana, nonostante sia cominciata non proprio sotto i migliori auspici, cioè domenica col mal di gola e bel raffreddore, che stenta ad andarsene.
Oggi, mercoledì, dopo lo stop ciclistico di ieri, prevedeva lo scollinamento a San Leo, in provincia di Pesaro-Urbino, dove non ero mai stato prima d'ora. Dopo aver cercato qualche ragguaglio sul web, scopro che San Leo è stato per tanto tempo la capitale di Montefeltro e addirittura la capitale del Regno d'Italia ancora nel dodicesimo secolo.
Il giro bici invece prevede il solito allontanamento dalla costa lungo la poco trafficata connessione da Igea Marina-Borgo Nuovo-San Vito e Santarcangelo. Dal paesotto dell'entroterra riminese, decido di non saltare sulla Valmarecchiana, ma di proseguire lungo la provinciale che passa a fianco di Poggio Berni e Torriana arrivando così a Ponte Verucchio, senza patemi col traffico.
Peccato che l'ora mattutina faccia spirare una brezza di terra che rema decisamente contro alla mia direzione.
Il tempo di risuperare il solito ciclista anzianotto già superato lunedì scorso è son ormai a Villanova, dove comincia la salita di giornata, per la quale vi rimando a Salite.ch.
All'inizio la salita è senza dubbio pedalabilissima e salgo quasi meglio del mio omonimo Pantani, ma quando si presenta qualche rampa oltre l'8%, comincio ad arrancare anch'io e l'arrivo al GPM sotto la rocca di San Leo non è proprio banale, ma tant'è.
Da San Leo mi butto giù dall'altra costa della montagnola e mi ritrovo in Val Marecchia di nuovo, dove stavolta invece la brezza di terra spira in poppa e si procede speditamente a velocità tra i 38 e i 45 km/h, beccando anche un forte ciclista locale a cui non ci penso due volte a ciucciargli la ruota per una buona decina di chilometri, cioè fino a Ponte Verucchio.
Domani che si fa?
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