Sul web 2.0 succede sempre più spesso che la collaborazione di tanti può molto di più dei soldi dei grandi potenti. Come dice il vecchio "l'unione fa la forza", ancora una volta è la dimostrazione che la rete delle persone - il "social" - raggiunge il successo, rispetto allo sforzo più o meno importante che può essere portato avanti da una realtà privata.
E' la situazione odierna dell'aggiornamento delle mappe cartografiche, dove Google Maps, attuale leader del "mercato", si trova a dover soccombere di fronte la cartografia "open source", cioè quella di Openstreetmap.
Nel caso delle mappe di Google la foto satellitare ci mostra già come in zona Coda di Alcenago la foto mostri la situazione aggiornata ad un anno fa, dove si vede già la stradina sterrata usata da un bel po' di tempo per aggirare la frana sopra la cava della Micromarmo. Le indicazioni stradali invece continuano a passare dove è passata l'ultima volta la Google Street View car, cioè dove la strada è stata dichiarata chiusa, anzi proprio dove la strada non c'è più, perché crollata a valle assieme ad una parte del bosco.
Frana di Coda su Google Maps e Openstreetmap
Openstreetmap invece è già aggiornato e, alla richiesta di un percorso nei paraggi, ci fa percorrere effettivamente la piccola bretella così come la conosciamo da ormai più di un anno, cioè ci fa aggirare a monte la frana e ridiscendere in prossimità dell'incrocio delle Sengie.
Me ne sono accorto proprio ieri, mentre salivo in bici la strada che da Stallavena porta a Fiamene, perché avevo sott'occhio la cartografia mostratami da Runtastic MTB, che si appoggia proprio ad Openstreetmap per la grafica delle mappe, senza dovere così alcuna loyalty a Google - la policy di Google è già passata da qualche anno a trasformarsi in una richiesta economica, nel caso in cui il numero di accessi da una app o da qualche sito terzo superi 25.000 richieste giornaliere.
Per inciso, ma questo nulla c'entra nelle considerazioni cartografiche, non si capisce ancora perché, proseguendo in direzione nord, dopo il valico della frana e la ridiscesa si sia costretti a dare la precedenza alle vetture provenienti da nord che da Fiamene scendono verso le contrade Maso e Sengie.
Sarebbe una questione da porre ai responsabili della viabilità comunale e provinciale, dove l'attuale variante della strada provinciale non ha la priorità sulla strada comunale, cosa alquanto contraddittoria ed insensata. L'attuale situazione costringe le automobili in direzione nord a rallentare, se non a fermarsi, invece di continuare lanciate la propria corsa nella sella formatasi a seguito dell'intervento di valico, anche se a velocità relativamente ridotta.
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