Oggi, quatto quatto, decido che è giunto il momento di andare ad assaggiare un po' il percorso XC di Montorio, per vedere se dopo le piogge di questa settimana ed i vari passaggi dei concorrenti e degli amatori che si cimentati nel provarlo, sono migliorate le condizioni generali del fondo.
Decido così di andarci con la Scalona, praticamente certo che le ruote da 29 favoriscano sensibilmente la tenuta sia in salita, che una certa facilità nello scendere nei pezzi più impegnativi.
Solo che durante il trasferimento, appena dopo la salita su asfalto di Vendri, lascio scorrere un po' troppo la bici sulla curva parabolica verso destra, sbagliando un po' la traiettoria e la Scalona mi va via con l'anteriore, col risultato che perdo l'equilibrio e cado a terra sfregando col braccio sinistro la marogna sulla sinistra.
Il grattone è notevole con sangue che esce dall'avambraccio, mentre la parte superiore del braccio presenta già un'ecchimosi "mia da scherzo". Non mi fa affatto male, così decido che interrompere lì la mia seduta XC non s'ha da fare.
Con le gocce di sangue che ancora escono, torno a pedalare col morale un po' giù, ma punto dritto verso il Torresin, dove poco sotto c'è il punto di ingresso nel percorso XC.
Si comincia col Palone, poi tutta la sequenza infinita del Buso del Gato, la Passerella - che non riesco a fare (penalità n.1) - l'Heavy Metal, il Pozzo, la Variante ed il Pilon in scioltezza.
Ci si avvicina piano piano al Drop Montorio, attraverso il City View, il Buso delle Vespe ed il successivo Barilotto, dove accenno anch'io il salto. Sulla Salita Tecnica metto il piede a terra (penalità n.2). Per me è ancora troppo sdrucciolevole. Al Drop mi fermo a guardarlo e poi decido che s'ha da fare anche lui. Torno indietro e poi giù in qualche modo, un po' baccalà, ma riesco a scendere anche con la 29 rigida! Il drop non è così alto come sembrava e una volta fatto, non è niente di che.
Così tutto il resto del percorso se ne va anche lui, compresa la variante Amazzonia, dove ho sempre avuto qualche difficoltà col Geax Saguaro sulla Scaletta da 26 pollici, mentre il Racing Ralph da 29 sulla Scalona attacca che è un piacere.
Giunge così il momento di tornare a casa, tanto che concludo la mia uscitella di 24 chilometri scarsi in poco più di un'ora alla media dei 22 km/h, compreso il giro cross country di Montorio.
Solo che quando entro in salotto dove mi aspetta Elisa, Tommaso ed Alice, l'impressione "sanguinosa" non è delle migliori! Rassicurata la donna e la fameia che non c'è niente di rotto, ma solo un'escoriazione superficiale, non rimane che entrare in doccia e medicare, sperando che la botta non si faccia sentire troppo nel corso della serata e della notte...
Domani comunque si esce per un lungo in BDC, in vista dell'Avesani di domenica 16 settembre, meteo permettendo...