Ieri ultima giornata "completa" a Paraty: l'abbiamo dedicata completamente al mare, nonostante il tempo nella mattinata non fosse dei più clementi. Le previsioni meteo davano scarsa possibilità di pioggia prima di mezzogiorno, mentre per il pomeriggio solo cielo molto nuvoloso senza precipitazioni, così io e Nelson abbiamo optato per il "giro lungo" col barcone nel pomeriggio come programma per tutta la combriccola Tenuti-Giarola.
La partenza al porto di Paraty per le ore 12 ci riservava la piacevole sorpresa di condividere l'enorme barcone - la placca vicino al timone indicava un totale di 94 posti - solo con la truppa e una giovanissima coppietta di colore freschi di matrimonio da meno di 24 ore. Il capitano, i due mozzi e la cuoca ci hanno portato lungo un itinerario nella baia di Paraty composto di quattro soste.
Nella prima sosta abbiamo apprezzato un po' della fauna ittica, facendo un po' di snorkeling. Un tuffo in acqua con tanto di tubo e maschera, tanto per vedere le poche specie ittiche, però molto belle a vedersi appena sotto il pelo dell'acqua.
Nella seconda sosta invece il gruppo si divide tra chi arriva a riva a nuoto e chi invece ci arriva usando il gommone di supporto, abilmente manovrato dalla truppa. Per i nuotatori invece una nuotatina di quasi un centinaio di metri tra il Sonho Meu - nome appunto del barcone - e il bagnasciuga della Praha Vermelha.
La terza sosta invece consiste principalmente nel pranzo, sia per noi che rimaniamo sul ponte, che per i macachi indigeni e i lagarto che vengono a prendersi i pezzi di banana, opportunamente posizionati da un membro della truppa. La fauna appena dietro la foresta tropicale è a dir poco eccezionale per la varietà e i colori: mai si direbbe che su un'isoletta così piccola - solo qualche migliaio di metri quadrati - ci possano essere specie così singolari. Per noi un pranzo a base di pesce, cioè principalmente camarao, verdura mista e patate fritte, il piacere impagabile di mangiare appena sopra il pelo d'acqua e pure il divertimento di lanciare nell'acqua le lische e qualche boccone, osservando i numeri fatti del drappo di pesci circostanti per accaparrarsi gli avanzi della nostra mangiata.
La gita continua più tardi andando fino alla Praha Jurumirim, dove anche li ci dividiamo tra chi scende col gommone e chi invece - come il sottoscritto ed Enrico - se la fa tutta a nuoto fino alla sabbia dorata, dove ci aspettano una piccola comunità di tacchini e faraone, libera di vagare attorno ad alcune abitazioni private incustodite.
Il rientro nella cittadina ci vede fare alcuni acquisti nei negozietti, dove facciamo il pieno di souvrenir e gadget per gli amici e parenti, che non dimentichiamo mai in queste tre settimane lontane dall'Italia. Oggi rientreremo in zona continentale: lasceremo la suggestiva città di Paraty in macchina e in circa quattro ore di viaggio dovremmo arrivare a Jundiai.