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Acqua e zanzare
Di Marco Tenuti (del 13/12/2009 @ 18:07:00, in viaggi, linkato 2008 volte)

Uscita in barca Trovarsi ai bordi della lussureggiante natura tropicale del Brasile significa fare i conti anche con le tantissime specie animali con cui ci si incontra e ci si scontra.

Mi riferisco alle zanzare che invadono il nostro appartamento qui vicino al centro storico di Paraty. Dopo aver chiuso tutte le finestre, aver posto le zanzariere per consentire lo scambio d'aria con l'esterno e aver utilizzato il più classico degli insetticidi in versione spray - quello che chiamiamo impropriamente "DDT" - giunge prima o poi il momento di entrare in camera per la nanna.

Il quieto vivere "notturno" in quel di Paraty non è molto dissimile a quello di Bibione o di qualche altra località balneare dell'Adriatico: bisogna eliminare le zanzare più resistenti rimaste dentro la stanza. Si tratta di dieci minuti di guerriglia urbana, dove armi dello scontro sono le ciabatte, qualche maglietta sporca e soprattutto il rapido movimento di mani, vero stratagemma che fa la differenza.

Uscita in barca Si presta la massima attenzione a movimenti sospetti, si ascolta il tipico ronzio d'ali. Le prime due tre sono facili da colpire. Sono le ultime le irriducibili, le veterane di guerra, che magari portano in dote anche gli onori e gli allori delle battaglie precedenti, come si vede dalla macchia rossa lasciata dalla loro resa. Queste di Paraty non sono velenose come le zanzare tigre che ormai imperversano in Europa, ma hanno un movimento d'ali ed un cambio di velocità a dir poco fulmineo.

Solo alla resa dell'ultimo baluardo, si può pensare di dormire una notte tranquilla, cioè quella non costretta dietro o sotto al lenzuolo, con un'umidità del 100% e il ronzio appena fuori che non lascia dormire. Non è certo questo inconveniente a rompere l'incanto della natura del Brasile, dove è senza dubbio l'acqua in tutte le sue forme e manifestazioni a farla da padrona.

Acqua dal cielo, quando piove. Acqua nelle leggere foschie o pioggerelline che si addensano alle quote più basse, acqua che scorre sulle strade, nei fiumi, nei rii di qualsiasi bosco o foresta.

Uscita in barca Acqua che esce da ogni frutto succoso e prelibato: agua de coco dolce e dissetante, acqua da un caju, acqua e succo dal dolcissimo mango o papaya, acqua dalla goyaba; ma anche acqua marron piena di fango vitale ed argilla rossa nei canali, nei fiumi, acqua azzurra e verde nel basso fondale della laguna tra Angra dos Reis e Paraty. Acqua in abbondanza per raffreddare la centrale nucleare, acqua che si ribella e che straripa nello stato di San Paolo, acqua che fa cedere una scarpata.

Tutto è verde, tutto è pieno di vita per l'acqua: nei colori dei frutti, nelle tonalità di verde di foglie e di ogni arbusto, in tutti i colori delle incantevoli orchidee e rigogli floreali presenti in ogni angolo del Brasile. L'acqua scende dal cielo ed è calda quasi come sotto la doccia, ma la gente, come la natura, non se ne duole: la accoglie e la riceve come un dono della vita.

Per fortuna che c'è acqua.