Di Marco Tenuti (del 11/06/2013 @ 12:54:37, in OS X, linkato 1677 volte)
Buone notizie, una volta tanto, da casa Apple, che ha presentato ieri alla WWDC 2013 (WorldWide Developer Conference) - la conferenza per gli sviluppatori di iOS e OS X. La prossima versione del sistema operativo Apple per computer fissi e portatili girerà sullo stesso hardware, su cui gira già Mountain Lion (OS X 10.8), cioè tutte le macchine sostanzialmente con processore Intel a 64 bit.
Questo emerge da una nota a margine che è girata ieri poco dopo la presentazione ufficiale e che è stata girata a tutti gli sviluppatori iscritti al programma di casa Apple.
Riprendo pertanto integralmente il testo dell'articolo apparso su Macitynet.
I requisiti per l’installazione del futuro OS X 10.9 Mavericks sono al momento identici a quelli richiesti per l’installazione dell’attuale OS X 10.8 Mountain Lion.
La notizia arriva a margine del keynote di ieri, durante il qale i rappresentanti della casa di Cupertino non avevano specificato i requisiti di sistema che, invece, sono stato chiariti nel documento formale. Le macchine compatibili sono:
iMac (metà 2007 e superiori)
MacBook (13†Aluminium, fine 2008), (13†inizio 2009 e seguenti)
MacBook Pro (13â€, metà 2009 e seguenti), (15â€, metà/fine 2007 o seguenti), (17â€, fine 2007 o seguenti)
MacBook Air (fine 2008 e seguenti)
Mac mini (inizio 2009 e seguenti)
Mac Pro (inizio 2008 o seguenti)
Xserve (inizio 2009)
Il sistema minimo richiesto per l’installazione è generalmente indicato in un Mac con processore Intel a 64 bit, OS X 10.6.7 o superiore (per scaricare dal Mac App Store l’installer) e 8GB di spazio libero su disco. Come già detto, i requisiti sono al momento identici a quelli necessari per l’installazione di OS X 10.8 Mountain Lion. È probabile che resteranno gli stessi, quando il nuovo sistema sarà disponibile definitivamente in autunno.
Di Marco Tenuti (del 27/01/2014 @ 21:48:26, in OS X, linkato 983 volte)
Un pezzo di storia informatica, di storia moderna, quello della presentazione di Steve Jobs ed i suoi collaboratori fatta alla Boston Computer Society nel 1984...
Questo contenuto multimediale lo trovate nientepopòdimeno che su Time, lo storico settimanale statiunitense.
Di Marco Tenuti (del 21/05/2015 @ 23:12:27, in OS X, linkato 803 volte)
Da un po' di tempo non è affar semplice scaricare dei dischi immagine (.dmg) per effettuare installazioni o aggiornamenti nelle ultime versioni di OS X. Apple ha deciso di controllare il traffico e le installazioni per quanto possibile attraverso i propri servizi centralizzati ed è così che siamo sempre più costretti ad utilizzare il Mac App Store per ottenere l'aggiornamento del sistema operativo a Mavericks (10.9) o Yosemite (10.10) o qualsiasi altro aggiornamento incrementale di applicazioni o del sistema operativo.
Questo può rappresentare un problema abbastanza serio in un ambiente in cui la banda verso Internet non è così esagerata, perché ogni client necessita di collegarsi direttamente ai siti di Apple per scaricare i propri aggiornamenti. Se pensiamo ad esempio di installare l'aggiornamento a Yosemite su una rete di una ventina di computer Mac, dovremmo tecnicamente andare a scaricare 20 x 5 GB, per un totale di 100 GB, cosa praticamente insostenibile anche per chi è dotato di collegamento in fibra ottica.
In realtà Apple ha offerto da parecchio tempo un servizio di Sofware Update per le proprie versioni Server di OS X, in cui cercare di ridurre drasticamente il traffico di download, però il servizio è stato sostituito recentemente da Caching service, dove vengono riviste alcune cose:
si possono affiancare più server in grado di offrire il Caching Service allo scopo di ridurre il traffico locale di rete
si può disabilitare la consegna dei package di installazione verso subnet locali, nel caso in cui queste ultime siano lente
si possono distribuire anche contenuti relativi ad iTunes o iOS
In realtà il nuovo servizio di Caching è proposto come elemento di novità e non come sostituzione in toto. E' pertanto possibile abilitare su OS X Server 4.x sia uno che l'altro servizio, nel caso in cui si vogliano ancora offrire aggiornamenti ed installazioni sia per macchine con OS X 10.8.2 o successivo che per macchine con sistema operativo antecedente (Lion o Snow Leopard).
Pagina di configurazione del servizio di Cache di OS X Server
Una tabella forse aiuta a capire meglio un po' tutte le differenze tra i due servizi:
Categoria
servizio Software Update
servizio Caching
Tipo di contenuti cachizzati
solo aggiornamenti software di OS X
aggiornamenti software di OS X e iOS, applicazioni dall'App Store, dal Mac App Store, iBooks Store, iTunes U ed il prezioso Internet Recovery
Come specificare i contenuti da servire
Manualmente o automaticamente
Non necessario farlo
Partenza del download
Immediata o manuale
Alla prima richiesta di un client direttamente ai server Apple
Configurazione del client
Linea di comando, preferenze gestite o profilo di configurazione
NESSUNA
E' chiaramente apprezzabile il fatto che Apple abbia eliminato drasticamente la necessità di configurazione, cosa che facilita enormemente le cose per gli amministratori di rete.
Reading
Fabio Volo - E' una vita che ti aspetto
Michael Guillen - Le 5 equazioni che hanno cambiato il mondo
Sophie Kinsella - I love shopping a New York