L'ultima settimana di bici
Continua pian pianino la preparazione del sottoscritto alla Lessinia Legend 2008. A dire il vero la MTB è rimasta molto ferma in questi ultimi giorni ed è toccato alla BDC a subire un carico di lavoro non da poco. Oltre ad alcuni giri abbastanza classici come la salita di Cola (il giro 1 secondo la mia categorizzazione) o i mille metri di dislivello puro per raggiungere Bosco Chiesanuova, domenica 9 marzo sono stato "iniziato" nel Gruppo Ciclisti di Grezzana, che è un gruppo di amatori puristi della strada, con ottimi riscontri nel giro Grezzana-Verona-Lasize-Bardolino-Grezzana. Ci si era posto come destinazione quella di andare a vedere quantomeno il rettilineo d'arrivo della Gran Fondo di Bardolino: l'andatura non è stata sostenutissima, ma è stata comunque l'occasione per una bella sgambata di allenamento, col sottoscritto davanti a tirare il gruppo per almeno 25-30 km.
Domenica 16 marzo, cioè ieri, nonostante i buoni propositi di alzarmi presto e di andare sempre coi ciclisti di Grezzana, la sveglia ha suonato, ma è stata ignorata ed ho letteralmente "girato galon". Ci scappava così un giretto in MTB su parte del circuito notturno con mio figlio, mentre poco prima di mezzogiorno partivo per il giro 3, cioè quello di Quinto-Fumane-Breonio-Fosse-Alcenago-Quinto. L'ultima volta lo avevo fatto quasi due anni fa in compagnia del Righe in sella alla mountain bike, mentre ieri l'ho fatto alla mia andatura in solitario. Arrivato sotto alla salita della Pendola come una media abbastanza sostenuta per essere da solo, ho affrontato la salita che da Fumane conduce a Mazzurega non con zelo eccessivo, badando più che altro a non rimanere troppo tempo fuori soglia. Anche l'abitato di Cavalo veniva raggiunto abbastanza presto, mentre il meteo poco favorevole e la foschia di alta collina penalizzava un po' la prestazione nel raggiungere prima Breonio e poi Fosse.
La discesa da Fosse mi consentiva di recuperare un po', ma lo strappetto di pochi metri dalla provinciale verso Fane che porta al passo di Fiamene era a dir poco distruttivo: avevo finito i carboidrati! Per fortuna che pochi chilometri più sotto mi aspettava il ristoro della mamma con torta della nonna farcita con ricotta e uvetta. Dopo la lauta pausa presso i miei il ritorno da Alcenago verso Quinto lo facevo sotto lo scroscio pomeridiano, quasi a dire "Adesso ti tocca lavare tuta e bici!".
Ricapitolando i numeri del giretto, il giro 3 l'ho terminato in 2h41' ai 25,9 km/h di media, di cui 59' fuori soglia. Tenete conto che il mio Polar è impostato con una soglia cardiaca 120-157. Questo testimonia insomma che la mia stima di 2h40' era perfetta per le mie gambe.
Oggi si punta a superare quota 2000 km dal primo gennaio col probabile giro 4.
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