Qui in Sardegna stamattina son stato svegliato da un acquazzone poco
prima delle 6.00, che da subito è sembrato mettere in discussione l'uscita programmata con Rossano. Così mi son girato e riaddormentato un altro po', poi al suono della sveglia delle 7, ho fatto un po' di fatica ad alzarmi e mi son accordato via SMS con Rossano per un'uscita di un paio di ore. Nessuna colazione particolare, se non una brioscina confezionata e borraccia dimenticata sulla tavola in soggiorno...
Il mio rapido trasferimento verso il centro del paese è però accolto da una lieve pioggerella e all'incontro dei Rubinetti, Rossano si fa vivo via telefono per sapere sul da farsi. Senza indugi siamo partiti da Villasimius che piovigginava ancora, ma non abbiamo desistito verso la meta in programma.
Dopo un trasferimento "contro i mulini a vento" sull'asfalto della provinciale verso Castiadas, scalata al Monte Minnimini a quota 720 metri sul livello del mare lungo una sterrata abbastanza ripida nel bosco, ma protetta da una fitta vegetazione, che tiene lontano il vento e ci consente di salire rapidamente. In quota c'erano nuvoloni neri, raffiche di vento ai 60 km/h, tant'è che nel fare il cementone al 30% finale un colpo di vento mi ha pure impennato la bici per un momento.
Scorsa la guardia forestale che fa da vedetta antincendio nella sua torretta di avvistamento, ci siamo lasciare andare molto cautamente in discesa su una pietraia di almeno 4-5 km, che verso la fine si è trasformata in una larga carrareccia molto guidabile e divertente.
Oggi il mio cuore non ne voleva sapere di salire ed ho pure pagato
parecchie penalità, mettendo il piede a terra ripetutamente, più o
meno come il Papataso in compagnia del professor Giorgio nella discesa del Boarol. Al contrario Rossano saliva sulla pietraia al 25% come se fosse stato asfalto ed io dietro ad arrancare, poco per colpa del Racing Ralph a 2,5 atm e molto per colpa dello scarso manico del conducente. La temperatura, anche a quota 700 metri, era sempre molto gradevole, al contrario di Alcenago e dintorni, dove mi dicono esserci un "fredo beco".
Alla fine della fiera circa 850 metri di dislivello e 33 km a ritmo medio, senza particolari escursioni fuorisoglia.
Appena tornato a casa, doccetta e ricca colazione. Adesso aspettiamo che si apra il cielo per andare in spiaggia.