Sicuramente alla Lessinia Bike 2010 quello che è andato più "forte" di tutto il Pappataso Fans Club è il "compagno di merende". In crisi nelle battute iniziali di gara, dove faceva fatica a reggere il passo, tanto è vero che l'ho tenuto a vista per un buon chilometro, poi si è slegato e, grazie anche all'apporto morale del suo ennesimo gregario - era infatti il Simone Pasetto con la divisa Tagliaro a "trainarlo" fino in cima al Monte Cornetto e a condurlo per quasi tutti i chilometri della Lessinia Bike - poi il pezzo d'uomo della Pieve di Colognola ha fatto il vuoto andato a superare un po' tutti, andando pure a smarcarsi dal Walter Bertini, che lo aveva passato a velocità doppia alla partenza.
Col tempo di 2h27'55" il figlio di Aldo si piazza 200esimo assoluto, migliorando così ulteriormente il piazzamento dell'anno scorso, quando invece non aveva brillato.
Prima che il Paolo Orlandi non se ne abbia a male, tengo subito a precisare che è senza dubbio lui ad aggiudicarsi il primo posto della classifica PFC, quindi l'Orlando può dormire sonni tranquilli ed entrare dalla porta di casa sentenziando "Primo!" Non c'era alcun dubbio: per lui il traguardo è raggiunto in 2h18'32", che gli vale la 107esima piazza assoluta.
L'Anonimo invece, al debutto con la sua Focus Raven di terza mano, fa una prova in linea col suo nome e forse è giunto il momento per lui di ritirarsi per il mese di agosto in quel di Campofontana. Il ritiro tecnico in quota non potrà che giovargli in vista del botto di fine estate, quando inanellerà tutte d'un fiato le classiche settembrine della MTB veronese!
Se volete vedere altri piazzamenti, basta che consultiate le classifiche.
Ora quattro parole sul sottoscritto, che rientrava in gara sul territorio della Lessinia, dopo le trasferte di Bibbiena, Montebelluna e Villabassa. Tempo finale di 2h55'05", cioè 528esima posizione assoluta.
Oggi le gambe giravano abbastanza bene con la nuova posizione sulla bici. Quello che mancava assolutamente, ma non era affatto una novità, era il fiato e quindi la potenza cardiaca. Sempre col battito tra 172 e 180 bpm, anche riuscivo a sostenere tranquillamente una conversazione su ogni salita, perdevo posizioni su ogni rampa sia molto ripida che abbordabile, ma recuperavo alla grande su tutte le discese, tanto che mi ero ormai assestato in un gruppetto con cui mi alternavo di tanto in tanto.
Essendo posizionato in un gruppo di atleti da velocità di 2 km/h inferiore a quella "possibile" del sottoscritto, l'impressione è che il bagaglio tecnico in discesa sia decisamente inferiore e che si possa benissimo bilanciare all'evidente gap cardiorespiratorio con quello tecnico, cioè col "soramanego".
L'obiettivo dichiarato di giornata era quello di riuscire a recuperare i 3 minuti di vantaggio del Maga, partito dalla prima griglia, in virtù del tuo Prestigio 2009 e della sua partecipazione al Trentino MTB Tour 2010, e a vedere di fare la seconda parte di gara assieme a lui.
Solo che per raggiungerlo ci ho impiegato circa due ore e mezza e da lì in poi non ho fatto altro che tirare i remi in barca e portare sia le mie gambe che l'anima del buon Magagnotti al traguardo.
Ah, anche oggi ho portato a casa altre 2 stelle Prestigio 2010, per cui adesso sono a quota 20 e l'obiettivo a quota 21 è praticamente lì a portata di mano con La Vecia Ferovia.