Ieri son andato a provare la GF Paola Pezzo a Garda in compagnia dell'Orlando e dell'Elite Maga, un assortimento ideale per provare una gara, senza tirarsi troppo il collo. A parte gli episodi occorsi nel corso del pomeriggio in riva al Lago di Garda e cioé l'avvicinamento da Sega di Cavaion attraverso la Val di Tarso, le pastiglie dei freni finite del Paolo, che ci hanno costretto ad una sosta presso il negozio della Pezzo a Bardolino ed alcuni svarioni dovuti ad una segnaletica talvolta scarsa, abbiamo tutti più o meno convenuto - parlo del sottoscritto, il Paolo, il Maga, ma anche il Fix e anche altri ciclisti che abbiamo incontrato sul percorso ieri pomeriggio - che la Pezzo sia un pelo più ostica delle due prime gare del Fi'zi:k Veneto, cioè la GF Tre Valli e il Durello.
Per me e Paolo comunque un totale di 66 km con un bel po' di dislivello, che quantifichiamo all'incirca sui 1300 metri. C'è da dire comunque che non siamo riusciti a percorrere tutto il percorso di gara, perché abbiamo accumulato qua e là parecchi ritardi e ci siamo ritrovati alle 19.00 ad essere ancora sul percorso di gara e la necessità di tornare verso casa.
Infatti sul forum di MTB-Forum, mi hanno chiesto spiegazioni di questa mia opinione e quindi ho piacere di metterla anche qui sul mio blog.
A parte la salita iniziale che è a tutti gli effetti comparabile con la salita iniziale del Durello o quella della Tre Valli, dove ci macina su bene o male su asfalto e c'è spazio sufficiente per superare o farsi superare, le peculiarità della Pezzo son a mio avviso queste:
- le rampe della salita di Crero son belle ripide per "cucinarsi bene" per la seconda parte di gara
- la quantità di single track sono impressionanti e bellissimi e si va spesso in discesa, ma ogni tanto si riguadagnano metri di dislivello e richiedono pertanto di rilanciare
- anche il numero di "mangiaebevi" sulle carrarecce sterrate sono tanti e quelli, se fatti a velocità elevate, ti sfiniscono per ora della fine
- le discese, proprio perché non impegnative, richiedono una gran lucidità, cosa che c'è sempre molto poco dopo una salita fatta a tutta
La Tre Valli era sostanzialmente l'unione di cinque salite da farsi a ritmo costante, dove si poteva dosare il gas e gestire le energie. Al Durello c'è stato il fango a condizionare un po' la giornata, ma la gara poteva considerarsi una lunga salita fino a Bolca seguita da un bel po' di "mangiaebevi", anche se ce n'erano così tanti come mi sarei invece aspettato.
La Pezzo si fa un po' fatica a pianificarla in vista della gara, perché non ha dei pezzi molto distinti tra salita e discesa, a parte l'inizio. Volendo stabilire un tempo di percorrenza in gara, io direi che ci vorranno almeno una decina di minuti in più che il tempo registrato al "Durello infangato".