Era anche ora che cominciassi a pedalare qualcosa di più duro, dopo tantissimi piattoni, vallonati e falsi piani da solo che in compagnia.
Il weekend ciclistico del Marcante, l'unico del mese di marzo senza gare, è cominciato con la salita di venerdì pomeriggio da Mezzane di Sotto fino a San Vincenzo, fatto con una VAM di 1060 m/h, tanto per non esagerare da subito.
L'impressione è che la Addict faciliti enormemente l'effetto ascensore, ma devo dire che lo stato di forma continua a migliorare ogni settimana che passa e questo è di buon auspicio per i prossimi appuntamenti.
Sabato mattina, visti gli impegni pomeridiani con la GF dell'Ikea, ha previsto per il sottoscritto l'uscita col GC Grezzana. Il Freccia Blu grezzanese parte lievemente in ritardo da Grezzana rispetto alla tabella di marcia, solo che questo ritardo consente al Paolo Orlandi di salire al volo e di marciare comodamente in uno dei vagoni posteriori fino a Parona.
A Parona, purtroppo, c'è un problema ad un vagone e costringe allo stop l'intero convoglio, con incazzature varie che fanno accumulare un buon quarto d'ora di ritardo sulla maggioranza del gruppo, che punta a fare il giro della Valle inverso, cioè Valdadige in direzione nord e ritorno lungo la costa benacense.
La temperatura di sabato mattina non è delle più miti, ma arriviamo in quel di Rivalta di Brentino Belluno, dopo esserci regolarmente cambiati in testa al gruppo, che le strade si separano, tra il grosso del gruppo e quello degli scalatori di cui vengo a far parte.
Ci concediamo però un bel cappuccino e brioche proprio a Rivalta, cioè dall'altra parte dell'Adige, giusto quello che ci vuole per poter scalare la Peri-Fosse senza patemi alimentari.
Fatte le foto di rito al cartello che introduce alla salita, in compagnia dei Paoli rimasti, cioè Paolo Birtele e Paolo Orlandi, discutiamo un attimo sulla velocità media da tenere lungo la salita e alla mia domanda "Oggi saliamo in 35, 40 o 45 minuti?" mi viene risposto un pacifico 55'. Si parte tutti felici e contenti delle nostre guarniture Compact e dell'ultimo pignone sempre molto generoso.
Lungo la salita il battito oscilla per il sottoscritto tra 160 e 170 bpm, mentre il Paolo Orlandi viaggia costantemente a 15 bpm sotto il mio valore, della serie "quando lui vuole aprire il gas, può sempre farlo", ma non è nelle sue intenzioni fare il Ganassa e preferisce stare, come sempre, in compagnia a ciacolare.
La proiezione del tempo finale della salita viene via via ritoccato, vuoi per l'impresione altimetrica, vuoi per un ritmo leggermente superiore nella seconda parte: prima 60', poi 48'. Fatto sta che siamo arrivati all'Ombra delle Fosse in 47' e rotti. Anche la temperatura esterna è decisamente rigida: si passa dai +12°C di Peri ai +4°C di Fosse.
Il ritorno verso casa è fatto per la via più breve, cioè dalle Barozze direttamente giù a Bellori, con una "strinada" da paura, che ci costringe a ripiegare in Turnover una volta arrivati a Grezzana.
Oggi, invece, giornata dedicata alle faccende domestiche e familiari, che mi vedono occupato a far ripetute nella tromba delle scale, vuoi col letto di Enrico, poi con le immondizie, poi con gli scatoloni. Nel pomeriggio un breve scratch con la Scale, che sfoggiava una catena XTR nuova di trinca, tutta però da rodare sul pacco pignoni in possesso. A parte qualche scricchiolio dovuto alla catena nuova, nessun salto di pignone, per cui direi che la bici è già pronta e deliberata per Laigueglia.
La pedalata in puro stile XC è stata di poco più di un'ora, con la salita da Sezano a Mezzomonte, discesa sul Piccolo Stelvio e immediatamente salita dello stesso Piccolo Stelvio.
La gente a piedi lungo i 19 tornati è tantissima, ma tutti fanno il tifo ed io salgo come una moto, tanto è vero che c'ho pure una motocross che ci mette 4-5 tornanti a superarmi e poi mi fa strada per almeno altri 2-3 tornante, visto che c'è da dribblare parecchia gente a piedi. Tempo finale 8'39", che è il mio nuovo record personale.
La discesa avviene in direzione Grezzana, dove mi sparo anche la pendenza al 14% verso Cavolo: la catena regge bene l'impatto, così ne approfitto per fermarmi a casa del Righe per un breve ristoro idrico.
Questo weekend se n'è andato senza gare, ma il ritmo gara nelle gambe e nella testa c'è tutto, quindi si va a Laigueglia con la giusta mentalità! Ora non rimane che andare a divertirsi mercoledì sera sul Gabbio assieme agli altri amici del Pappataso Fans Club!