\\ Home Page : Articolo : Stampa
La Addict corre coi Turnover
Di Marco Tenuti (del 17/01/2010 @ 17:25:49, in MTB, linkato 1352 volte)

Primo giro coi Turnover '10Visto che la chiedete a gran voce, ecco la radiocronaca del giro dei Turnover...

Anzitutto devo dire che stamane sono comunque riuscito a vedere quasi tutto il PFC, nonostante gli obiettivi diversi di giornata.

La partenza del trenino Turnover avviene in mia assenza, ma io mi allineo all'altezza di Cuzzano, dove comincia il mio lungo saluto a tutti i presenti, visto il mio "ritorno" alla strada, dopo 4 mesi di assenza. Eh si, perché dopo la Gran Fondo Avesani non ero più salito sulla bici da strada, a parte il test della Pinarello Dogma e l'uscita del giro sociale Turnover al 18 ottobre. Effettivamente i 1500 e più km menati in sella alla MTB anche su asfalto, son tutta un'altra cosa: i Racing Ralph li potete anche gonfiare a 3 atm, ma son sempre duri da far rotolare rispetto alla bici da strada. Se poi aggiungete anche il fatto che il ritorno su strada si scrive Scott Addict, allora a maggior ragione...

Beh, la discesa da Marzana fino a Porta Vescovo è tutto un chiaccherio con lo stato maggiore del GC Grezzana, infilato dentro il treno della Valpantena. Saluto prima il Gianca Bombieri, poi il Chepe ed il Tela, sempre delle buone ruote veloci. Poi è la volta dei primi Turnover, perché non si può certo nascondere la novità, ormai messa sulla piazza. La mia bici, rossonera, ricorda molto qualcuna delle bici vendute in negozio, l'equipaggiamento è di prim'ordine e quindi la curiosità e l'interesse per un prodotto 2010 di una squadra Pro Tour è comunque elevato.

All'altezza di Bicicli si saluta Diego GPS, che ha abbandonato ormai il cascopandoro, e, arrivati a Ponte Catena, qualche secondo di sosta, giusto il tempo di salutare il Pappataso, in libera uscita a bordo della sua Rigidona, e poi via di nuovo lungo Lungadige Attiraglio. L'Anonimo Turnover è da subito prevenuto e, onde evitare di perdere il treno, parte subito con la testa e lo raggiungo solo dopo un buon chilometro. E' dunque il momento di salutare i vari Vesentini, il Mirko Lavagnoli, il Remo Bertani. Alla diga alzo la mano per salutare il Conte, che è ben appostato con la sua Verdona.

La salita del Ceo e il passaggio a San Vito è fatto ad una buona velocità, ma nella pancia del gruppo la sensazione è molto gradevole e non si fa proprio fatica a starci dentro. Sarà che si respira un clima da gran fondo su strada, ma la strada scorre che è un piacere, mentre sono spesso i senatori del gruppo, tra l'altro nemmeno divise Turnover, il Lucio e l'Avvocato a tirare il treno.

Quando i motori sono ormai caldi, giunge il momento topico di giornata, ossia il temutissimo Flover. Il Paolo GPS toglie subito la padella e mette il 34 ed io lo seguo subito, cercando di tenere il motore bello su di giri. Davanti a fare l'andatura c'è anche il Diego Anselmi e si sale "tranquillamente" ai 27 km/h, solo che si attende da un momento all'altro il coup de teatre. E' il Remo Rossi lo sborone di giornata: l'accelerazione è notevole e la bagarre è garantita. Tutto il gruppone si allunga abbastanza e l'intera corsia di marcia della sede stradale è occupata interamente dal treno Turnover.

Il mio cuoricino, nonostante non sia affatto allenato ancora a carichi di lavoro particolari, risponde molto bene, salendo di frequenza alla grande e vedo il mio nuovo record di sempre, ossia 187 bpm. Il Flover non si smentisce mai: è davvero un banco di prova perfetto per provare lo sforzo anaerobico.

In cima al Flover non si aspetta nessuno in pieno stile Turnover e all'incrocio di Pastrengo la velocità è già di 45 km/h, che giunge il momento di mettere il 50/11 e di buttarsi a capofitto giù verso Lazise con punta massima a 62 km/h ben oltre le 110 pedalate al minuto.

Anche il pezzo da Lazise a Bardolino è fatto a velocità astronomica e anche il Mirko Lavagnoli lo vedo per la prima volta col fiatone, cosa che mi sorprende non poco. Freccia a destra per la salita del Pigno e quasi tutto il gruppo gira, mentre qualcuno tira dritto verso la Torri-Bivio.

Qui il Paolo Orlandi e l'Anonimo spariscono subito, mentre io mi faccio una bella chiaccherata col Marco Scala, equipaggiato per l'occasione con Carrera Phibra e Lightweight da paura. In cima al Pigno solito riallineamento del gruppo e noi del distaccamento PFC Turnover, cioè io, l'Orlando e l'Anonimo, decidiamo di abbandonare il nostro team e la relativa tirata a morte verso Verona e giriamo verso Affi e Cavaion per rigorosa pausa caffé.

Ci prendiamo un buon quarto d'ora per cappuccino o caffé e dolcetto scherzetto ovviamente offerto dalla ditta Marcante Addict. Vedrò di fare altrettanto in un'altra occasione per tutto il PFC, magari quando arriverà il telaio "sostitutivo" della bici da strada del Pezzo, in arrivo nelle prossime settimane, sperando che non impieghi tutto il tempo che ho atteso io per le calotte della Addict.

Il ritorno è fatto ad andatura assolutamente cicloturistica, come Dio comanda. La media coi Turnover era di circa 31-32 km/h, Pigno compreso, mentre il resto lo facciamo ai 27-28 km/h, con varie stradine inedite grazie al Paolo GPS e la ciclabile lungo il canale che ci riporta a Bussolengo. Gli argomenti di conversazione si spostano dall'agonismo puro alla gnocca e l'indice di gradimento sale subito alle stelle...

Le ultime scorribande ci vedono tornare a Verona ed attraversare Borgo Venezia e San Michele Extra fino all'isolato dove abita l'Anonimo, ma la compagnia ristretta decide di scortare il Marcante fino a San Martino Buon Albergo, e ringrazio per il favore. Io devo arrivare a Caldiero, giusto in tempo per mettermi ai fornelli ed impiattare pizzoccheri anche oggi per tutto il parentado.

In conclusione, ottimo giro in compagnia del mio team, secondo i classici schemi e ritmi Turnover - in tutta onestà non ho nemmeno tribolato un granché, ci son state uscite coi Turnover dove ho tribolato molto di più - una buona sgambettata con la Addict, che è davvero un aereo ed un passo in avanti rispetto alla Speedster. Il ritorno in piacevole compagnia ancora meglio. La bici da strada, vissuta in questo modo, non è proprio malvagia... Domenica prossima pandoro e cioccolata calda a Castion, il tutto offerto, dopo una Torri-Bivio dove proverò la "legeresse" della Addict?