La suspence era alle stelle per questo debutto su strada, sia mio che del Compagno di Merende. Il mio trasferimento verso Verona è ad "emissioni zero", perché decido di lasciare a casa la macchina e di andare giù col compagno di squadra "Bosca" e la sua morosa Silvia, rispettivamente iscritti nel percorso lungo e corto.
L'arrivo a Verona è emozionante: tutto è pronto, Trombini di San Bortolo al loro posto, moto e vetture di servizio pronte, speaker che anticipa alcuni scoop e novità dell'edizione 2009.
Una pausa caffé col Radu e Simone Pasetto nel baretto a pochi metri dall'orologio e poi si entra in griglia, dove il Miglio è già posizionato.
Nella nostra griglia ci sono praticamente tutti: il Paolo Orlandi, il Cica, Stefano Magalini. Pare di essere ad una notturna del Pappataso Fans Club. Nei giardinetti di Piazza Bra tutti vanno a gocciolare che è un piacere.
Al via subito ci si fionda ai 50 km/h per Corso Porta Nuova. I tombini si beccano senza tanti pensieri e si comincia già a menare di brutto tra un rilancio e l'altro. A Ponte Catena un saluto ai fans, che si sbracciano, cioè l'Anonimo, il Giando e il Bene, mi pare di ricordare.
Dopo pochi chilometri siamo in SS11 in direzione Trento, nella pancia del gruppo, che non si sta neanche male a velocità tra i 35 km/h e i 45 km/h.
Il patatrac succede però ormai ai Balconi quando il Radu grida: "Me va zò la rua". Comincia il panico: che fare? Il Radu sfila subito indietro. Dietro di noi c'è la nostra ammiraglia che è velocissima a fornire una ruota di scorta, ma purtroppo per il Radu il gruppone è perso! Un gran peccato perché ci si sta da Dio dentro.
Il Simone Pasetto è veramente bravo a sfilare il telefono e chiamare subito l'ammiraglia per sapere che fare. L'ordine è di rimanere nel gruppo e continuare a stare riposati. Nel frattempo il Radu va a conquistarsi il titolo di "Eroe del giorno", con un fuorisoglia per 20 km.
Continuo dopo perché vao a magnar la pizza...