Cosa c'è da sapere sull'iPhone e il suo GPS
E' capitato che qualche amico mi abbia chiesto come funzioni il GPS integrato dell'iPhone, quindi sulla scorta della mia esperienza, ecco dove sono arrivate le mie conoscenze...
Per tracciare i percorsi col GPS non è necessario essere stabilmente collegati ad internet attraverso qualche servizio di connettività e nella fattispecie il Vodafone Pack per chi è cliente Vodafone. Basta installarsi un qualche software di tracking da iTunes e poi usarlo. Io sto usando sull'iPhone da ormai tre mesi Trails e devo dire che funziona alla grande in accoppiata con TrailRunner per Mac OS X. Le prime versioni avevano qualche bachetto di troppo, ma a partire dalla versione 1.5 o giù di lì, sono comparse tutta una serie di novità, che a mio avviso lo hanno distinto dalla concorrenza.
Non è certo l'unico: l'offerta di software di tracking per iPhone, a differenza di 4-5 mesi fa, adesso è smisurata, quindi si tratta di scegliere il migliore per le vostre esigenze.
Alcune dritte da sapere per l'iPhone e il GPS:
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ha una logica tutta sua per il tracking: esso si basa sulla qualità del segnale e se la qualità del segnale è inferiore ad una soglia impostata dall'applicazione, il posizionamento fallisce. Ci sono a volte, soprattutto appena dopo aver fatto partire l'applicazione di tracking e conseguentemente del GPS integrato, che arriva solo il segnale della cella GSM/GPRS, ma non aggancia ancora il segnale radio dei satelliti del sistema GPS. Se arriva solo il segnale GSM, l'iPhone comunque cerca di arrangiarsi e di stabilire un posizionamento di scarsa qualità. Spesso viene stabilito interpolando la distanza dalle celle GSM contigue e la tolleranza intrinseca di tale posizionamento è molto elevata. Va da sè che se un'applicazione, come Trails, è impostata con una tolleranza abbastanza bassa, la localizzazione effettuata non è accettabile e il posizionamento fallisce. Appena invece l'iPhone comincia ad agganciare il segnale radio del network di satelliti GSM, allora la tolleranza si abbassa parecchio e il tracciamento comincia a partire correttamente. A parte questo, una volta che la tolleranza è molto bassa, perché il segnale GPS si attesta su un livello di massima qualità, la circuiteria del GPS dell'iPhone non è un granché come precisione. Sono ancora dell'idea che un ricevitore GPS Bluetooth esterno sia molto più preciso e molto più parco come assorbimento di corrente, per cui speriamo che Apple si decida una volta per tutte di consentire agli sviluppatori di utilizzare la radio Bluetooth anche per terzi scopi;
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un'altro aspetto poco gradevole del GPS integrato nell'iPhone è che non può bloccare il telefono durante il tracciamento per due motivi. Il blocco del telefono o anche quello automatico spengono la circuiteria del GPS e quindi si terminerebbe anzitempo il tracking. Il secondo motivo è che l'applicazione di tracking, in quanto applicazione di terze parti, deve girare in primo piano, altrimenti se fai partire qualcos'altro appena dopo, l'applicazione viene chiusa e salta anche lì il tracciamento. Questo fa sì che tutti gli sviluppatori di software di tracking per GPS abbiano implementato la schermata di tracciamento attraverso uno slider o qualcosa di simile per emulare il blocco standard di iPhone, senza però bloccarlo davvero, e tale schermata è sufficientemente buia, in modo da non consumare troppa batteria attraverso la luminosità del display. Se uscite a fare jogging o in bici, lo dovrete insomma tenere in tasca acceso, senza preoccuparvi più di tanto che il tracciamento venga interrotto, più che altro perché un tocco causale dello schermo è assai improbabile che coincida col movimento di far scorrrere lo slider logico che c'è nella schermata del software di tracking;
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terzo aspetto, ma non secondario per importanza durante le uscite in bici: quando l'iPhone sta tracciando col GPS, la batteria si prosciuga in maniera impressionante e l'autonomia del telefono cala drasticamente a poco più di 4 ore. Questo vuol dire che è necessario adottare qualche altra precauzione nell'uso del GPS integrato: spegnete sempre il Wifi e l'eventuale Bluetooth per il microfono e spegnete anche la connettività UMTS/3G alla rete telefonica, tanto non avete bisogno di accedere ad internet. Se invece siete in macchina ed avete un alimentatore a bordo a cui tenere collegato l'iPhone, allora andate pure con tutte le feature attivate a volontà!
Probabilmente la Apple col prossimo iPhone previsto per giugno/luglio 2009 risolverà tutti e tre i problemi, cioè quello della possibilità di bloccare lo schermo ad applicazioni di terze parte senza che queste debbano chiudersi, la possibilità che un'applicazione possa girare in background mentre si fa dell'altro, un chipset del GPS un po' meno esoso e infine una batteria un po' più duratura.
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