Nonostante il mio sondaggio su Facebook, dove chiedevo qualche suggerimento per oggi, cioè se uscire in BDC o in MTB, a cui rispondono sistematicamente solo gli amici in MTB, ho deciso che la MTB andasse lasciata stare, visto che l'ho pulita come poche volte e così ho deciso di affrontare il freddo invernale in BDC andando via col gruppo.
Da Grezzana pochi irreducibili Turnover scendevano la Valpantena e così mi sono accodato ai soliti. Abbiamo rispettato il più classico dei giri sul lago, solo che arrivati in prossimità della Diga del Ceo, eravamo già stati assorbiti nel più grande dei gruppi di questo autunno-inverno 2008 e cioè un gruppone di circa una cinquantina di atleti di svariate squadre, dove le divise più presenti erano senza dubbio Traguardo Volante, Evolution Team e ovviamente qualche Turnover.
Così arrivati ormai a Bussolengo, lo start per la salita del Flover vedeva i più forti, come al solito, superare ovunque e piazzarsi davanti al gruppo ai 30 km/h, col sottoscritto davanti anche lui per un paio di chilometri scarsi a tirare il gruppo.
Arrivati a Lazise, poi rapido trasferimento verso Bardolino, dove il marasma era totale, con tanti a mettere la freccia a destra in direzione "Pigno", mentre il Lavagnoli davanti al gruppo a suggerire di proseguire dritto in direzione Garda. Andavamo così ad assorbire un altro gruppo non ben identificato con tanto di ammiraglia al seguito, per la probabile Valentina Scandolara.
Quando si tira dritto a Bardolino, va da sè che ci scappa un Torri-Albisano, col solito dubbio di salita alla prima rotonda o al ben più alto incrocio. Sulla salita mi difendo abbastanza bene, ma da quando ho adottato le tabelle di allenamento di Lance Armstrong - chi me lo fa fare di salire con rapportoni da paura, che dopo mi fanno solo male le ginocchia? - decido di salire col 39-25 a circa 85-90 pedalate al minuto, per la gioia delle mie gambe ed un po' meno per il mio cuoricino. Prevedo comunque entro breve di recuperarmi un pacco pignoni più consono per questi tipi di cose, cioè passerò ad un 12-27, molto utile in tantissime situazioni.
Arrivato in cima ho perso praticamente di vista il Remo Bertani, che era più che altro preoccupato di ricongiungersi al più presto con gli altri Turnover, mentre io ero molto occupato a non farmela addosso, dopo "averla portata" su da Lazise fin sopra ad Albisano.
Il rientro avviene pertanto con l'Evolution Team al gran completo, solo che al semaforo di Albarè quasi tutti passano col rosso, tranne io e il Conte Savoia, così perdiamo anche questo treno. Da lì in poi io e il Savoia ci alterneremo verso la via di casa, superando in rassegna Affi, Cavaion, Pastrengo, Bussolengo e l'abitato del Ceo. Lascio il Savoia a Porta Palio e così mi faccio pure anch'io un giretto in centro storico con Corso Porta Palio, via Roma, via Pallone e Stradone San Fermo, mostrando così la mia bella gamba!
Per la cronaca, 107 km molto allenanti, però nonostante i doppi copriscarpe sui piedi, ho rimediato due "suole" ghiacciate! Potete dirmi tutto quello che volete, ma per i piedi non c'è materiale o tecnologia che tenga. E' proprio un problema di scarsa circolazione e se gira poco sangue, i piedi si freddano!