E' un weekend lungo e molto ricco di pedalate quello appena trascorso per il sottoscritto, nonostante un clima decisamente ostico, quello quantomeno di sabato e domenica. L'uscita di sabato assieme agli amici di Evolution è però il momento di provare le salitelle della Valpolicella in BDC, con la sequenza Pendola-Masua-San Peretto, seguita infine dalla salita dei Mondiali, dove mi prendo il lusso di vincere la maglia a pois di giornata, grazie ad una sequenza di un terzo, un primo, un secondo e un altro primo posto, una bella soddisfazione per il direttore d'orchestra, cioe' il Conte di Savoia, seguito generalmente a ruota dal Pappataso, poco pungente per l'occasione, più che altro per il livello alcolico di sangue, dovuto all'inebriante serata di venerdì sera, catalogata ormai come Radu Day.
I programmi per domenica erano quelli di aggregarsi al treno Turnover in bici da strada o a quello del GC Grezzana, ma l'idea di andare in MTB continuava a balenarmi per la testa sabato sera, così son riuscito a mettermi d'accordo ancora una volta col Pezzo 2 - tentando con successo di convincere anche qualche Turnover come il Piace a venire con me - e domenica mattina alle Casette di Marcellise eravamo i soliti quattro a trovarci ad affrontare un bel giro lontano dalla nebbia, cioè i gemelli Pezzo, il Radu ed il sottoscritto, con la deficienza all'ultimo minuto del Piace, che ritornava sulla via di casa dopo essere arrivato alla Scimmia, per un appuntamento dimenticato.
Così ne è uscito da un giretto che doveva essere leggero, qualcosa di veramente suggestivo, ma anche di molto tosto, vuoi per i 76 km totali che i 1400 metri di dislivello totalizzati, grazie alle salite di Barco, di Sant'Anna e tenuta di San Cassiano e infine la crono Bi@bike, che conduce da Marcemigo alla Bettola di Tregnago. Sicuramente quello che è stato più duro da mandar giù è stato il ritorno dall'incrocio delle Quattro Strade fino a casa, con la nebbia che permeava ovunque, il termometro poco sopra lo zero e la pancia sostanzialmente vuota, per aver saltato la colazione alla mattina.
L'intenzione per il giorno dell'Immacolata Concezione era quella di starmene a letto, ma alle sette e mezza quando ho aperto la finestrina del bagno, per scrutare il cielo, è stato di assoluta meraviglia e cioè notare che la fitta nebbia di domenica era completamente sparita in favore di un cielo limpido e temperature polari. Ma se tanto mi dà tanto, il soletto splendente in alto ha riscaldato più che mai gli animi ed è scattato un mezzo accordo col Radu, il quale mi raggiungeva verso Quinto per il test della GF del Pandoro. Niente di speciale, s'intenda, ma in un'ora e mezza siamo riusciti a percorrere la salita di Basalovo, la discesa dai Sciopeti verso Torre, e il tratto da Mulini fino alla Chiesa di Alcenago passando per Bosemai. Per la Gran Fondo in programma per sabato 20 dicembre mi mancano ancora un paio di perlustrazioni, in modo da verificare che tutti i single track siano praticabili, ma conto di effettuarle in questi dieci giorni che mi mancano all'appuntamento.
La tarda mattinata ha previsto un giretto in centro a Verona con la famiglia e nel primo pomeriggio il trasferimento a Grietz, che far saggiare ad Enrico la prima neve dell'anno e ad Alice la soddisfazione di vederla per la prima volta nella sua vita.
Il totale del weekend ha totalizzato 172 km di bici, tanto freddo nelle ossa, ma uno stato di forma sempre smagliante, con l'obiettivo dei "diecimila", ormai questione di giorni.