\\ Home Page : Articolo : Stampa
Quanti pannelli solari per l'indipendenza energetica
Di Marco Tenuti (del 06/06/2016 @ 13:00:19, in consumatore, linkato 671 volte)

Poco più di un anno fa Elon Musk presentava al mondo quello che lui e la sua società considerano l'anello mancante, tra l'energia "pulita" e il suo utilizzo, cioè l'accumulo, disponibile sia per le utenze domestiche, come PowerWall, e per le utenze commerciali, come PowerPack.

Senza stare ad entrare nel merito se i sistemi fotovoltaici siano davvero "puliti" nel processo di costruzione e smantellamento e se analogamente lo sia anche l'accumulo tramite batterie al litio, trascuriamo anche valutazioni generali di sfruttamento di risorse del pianeta.

Quello che mi aveva fatto una certa impressione era la proporzione tra la superficie degli Stati Uniti e la superficie di pannelli fotovoltaici necessaria per garantire l'indipendenza energetica con questa sola fonte.

Il quadratino blu rappresenta i pannelli, mentre il quadratino rosso, molto più piccolo, la superficie necessaria per disporre le batterie in grado di immagazzinare tutta l'energia accumulata dai pannelli di giorno, chiaramente per l'uso notturno e per le altre situazioni di mancata produzione della sorgente, data principalmente dagli eventi atmosferici.

Pannelli fotovoltaici sugli USA

E' chiaro che la presentazione di Musk è tarata per un pubblico di investitori statiunitensi. La densità abitativa degli Stati Uniti è talmente bassa che bilancia fin troppo la fame energivora della sua popolazione, tradizionalmente quella più affamata da quando la terra è ricoperta da reti di distribuzione elettriche.

Dovremmo piuttosto guardare al fabbisogno energetico per chilometro quadrato e scopriremmo che noi europei siamo decisamente messi peggio degli americani.