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Andarsene da un operatore di rete fissa
Di Marco Tenuti (del 19/09/2014 @ 01:12:11, in consumatore, linkato 1266 volte)

Gli operatori telefonici di rete fissa continuano a martellarci con pubblicità più o meno invasiva e con solleciti più o meno corretti per passare ai loro servizi.

La tecnica usata è sempre quella: siamo allettati proprio con dei banalissimi specchietti per allodole, cioè promozioni sembrano scadere sempre da un momento all'altro. Solitamente scadono entro qualche giorno o al più una settimana.

Peccato che una volta scaduta la promozione -quando va male - essa viene protratta per un altro po' di tempo, altrimenti viene surclassata da una promozione ancora più irresistibile. E quindi quelli che hanno firmato il contratto alle condizioni della promozione appena scaduta, si sentono un attimo "presi in giro", per dirla con un eufemismo.

Questo è il mercato della libera concorrenza nelle telecomunicazioni: il servizio e l'accesso alla rete fissa costa praticamente zero per tutti; la rete tecnologica viene in gran parte manumtenuta dal gestore monopolistica, cioè Telecom Italia, ma il garante della concorrenza ha acconsentito affinché anche altri "operatori" si spartiscano la torta prelibata.

Succede infine che, come tutti i clienti affezionati, vieni sedotto e abbandonato, cioè quasi tutte le promozioni sono davvero convenienti per un certo periodo di tempo e poi ti ritrovi di nuovo ad una tariffa non proprio conveniente.

Si fa pure fatica ad ottenere telefonicamente di avere le stesse condizioni dei nuovi contratti, senza stare lì a cambiare operatore.

Quando non ci si riesce, si fa quello che ho fatto io. Ho cambiato operatore, senza stare a mandare disette, che non sono più obbligatorie per legge, solo che ti ritrovi nell'ultima bolletta del precedente operatore, Infostrada nel mio caso, la "sorpresina" di 35 Euro, cosa che avevo comunque messo in conto, perché ne ero al corrente dalle condizioni contrattuali vigenti.

#sapevatelo