Oggi nel pomeriggio la temperatura non era molto elevata - i siti di meteo davano all'incirca 15°C alle ore 13 - ma un bel soletto alto in cielo invocava a gran voce un giretto in bici da strada, anche se gli sterrati dovrebbero aver già drenato a sufficienza per poter accogliere le ruote grasse. Scelto l'abbigliamento "mezza stagione" mi son detto "Qua bisogna approfittarne" e così ho lasciato perdere i soliti giri del menga praticamente pianeggianti tra Grezzana, Novaglie, Montorio e San Martino Buon Albergo in favore di qualche salitella non troppo dura da scalare, ma senza arrivare fino a Bosco Chiesanuova.
Così già a Poiano entro dentro in paese e mi faccio senza troppa ansia la prima scalata per la Castellana e poi svolta a destra in direzione Piper.
Il mio motorino gira sempre benino sconfinando un paio di volte di poco oltre la soglia di 170 bpm. Si torna giù in Valdonega con le mani basse, per cercare di prendere un po' meno aria e poi si gira a destra verso Avesa.
Faccio tutta la salita a frequenza praticamente costante al medioalto e sempre con l'ultimo rapporto disponibile, ossia il 34/26 superando un paio di ciclisti e ad un certo punto noto delle scritte di colore azzurro a distanza più o meno fissa.
Vedo il "-8 lup", dopo un chilometro è la volta del "-7 lup" ed arrivato al successivo, il "-6 lup" decido di scattare una foto. La logica farebbe pensare che sia opera della Lupatotina. Verificherò personalmente se loro hanno qualche indicazione più precisa al riguardo.
Dopo le ormai smarrite scritte "Top" sulla Pissarota, è la volta della salita della Cola. Quello che non mi torna è dove sia l'arrivo di questa sorta di cronoscalata, perché ad un certo punto non scorgo più la continuazione e quasi in cima io giro a sinistra verso l'abitato di Montecchio di Negrar, col dubbio che le scritte continuino verso Casotti e Case Vecchie.
La mia passeggiata prosegue pertanto verso Dondolo, Antolini e Settefonghi, perché ho ancora un po' di tempo libero per permettermi di aggirare completamente Monte Comun via Colombare, Chieve e Saline. Concludo così la scalata a Fiamene e mi prendo un po' di freddo scendendo all'ombra verso Coda e Vigo.
Porto così a casa 44 km e ben 935 metri di dislivello, cosa che non avrei mai detto, però l'altimetria del passaggio a Colombare e Saline aggiunge all'incirca 130 metri di dislivello totali al Biday solitario di mercoledì 7 novembre.