Lasciamo perdere tutti i commenti letti ed alcuni anche sprecati qua e là sulla carta stampata.
Valgono più che mai le parole del diretto interessato ed anche quelle di Hubi Pallhuber, direttore tecnico della nazionale MTB maschile.
Il bronzo di Marco Aurelio Fontana vale più che mai come un oro, in primis perché è una speranza che si è tradotta in realtà - chiedere di più era oggettivamente troppo da Marco, considerato l'ultimo anno di gare di Coppa del Mondo MTB e dello spessore di Jaroslav Kulhavy e Nino Schurter.
In secondo luogo la prova di carattere nonostante quanto successo all'ultimo giro, quando si è tranciato il reggisella della sua Cannondale Flash.
Non mi rimane che riportare la sua dichiarazione e quella del tecnico che ho trovato sul sito della nostra federazione.
“Per vincere questa medaglia sono servite testa e gambe, l’ultimo km e mezzo è stato infinito" – Pallhuber: “Risultato importantissimo per tutta l’Italia delle due ruote”
"Vincere una medaglia alle Olimpiadi era il mio sogno e adesso ci sono riuscito” dice commosso Fontana, quest’anno già tre volte terzo in Coppa del Mondo e quinto ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 -. Sono felice è una grande emozione, questa gara era l’obiettivo di un intera stagione, mi sono preparato scrupolosamente; sapevo di stare bene, ci credevo, ma ogni gara ha la sua storia e basta poco per compromettere tutto, comunque penso di avere fatto la gara migliore da quando corro in mountain bike. Per vincere questa medaglia sono servite testa e gambe, penso di avere corso tatticamente molto bene. Dopo l’episodio della sella ho cercato di mantenere la calma e reagire ma l’ultimo km e mezzo è stato infinito, gli ultimi metri ho pedalato con il cuore, volevo troppo questa medaglia. Una medaglia che dedico prima di tutto alla mia famiglia e agli amici che hanno sempre creduto in me e sono venuti anche oggi qui a sostenermi e poi alla squadra e a tutto il movimento del fuoristrada italiano. Siamo una grande squadra, questa medaglia dimostra che ci siamo e spero che possa incentivare tanti giovani ad avvicinarsi a questo bellissimo sport.”
“Marco oggi è stato davvero straordinario, questo bronzo vale quasi come un oro - dice il C.T. Hubert Pallhuber -. Speravamo in un buon risultato, ma conquistare una medaglia alle Olimpiadi non è impresa semplice. Fontana è partito fortissimo e ha corso con grande intelligenza sempre a ruota di Kulhavy e Schurter mettendosi però in testa nell’ultimo giro e provando anche ad attaccare facendo capire agli avversari che non era li con loro per caso. Peccato per l’episodio della sella, nella mountain bike gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, però non penso che questo episodio abbia influito sul risultato finale della gara. Nell’ultima salita quando Schurter ha attaccato ho visto che Marco pedalava ancora seduto ed è in questo punto che ha avuto un cedimento e si è staccato leggermente dalla coppia di testa, quindi prima del problema alla sella. Il ceco e lo svizzero hanno dimostrato di avere qualcosa in più ma Marco ha comunque fatto una prestazione maiuscola andando a prendersi questa medaglia importantissima per lui, per la nostra squadra e per tutta l’Italia delle due ruote.”