Nelle scorse settimane non avevo seguito in tivù né la prova in linea olimpica, vinta da Vinokourov, né la prova a cronometro vinta da Winnings. Me se sono accorto solo ieri, mentre seguivo la prova olimpica di mountain bike, quella andata in scena a Hadleigh Farm, nell'Essex e vinta dal ceco Jaro Julhavy davanti di poco a Nino Schurter ed il nostro Marco Aurelio Fontana.
Le Specialized ufficiali erano tutte con una livrea di color arancio, così come anche l'abbigliamento ufficiale usato dai campioni sponsorizzati proprio dal brand americano, se guardate bene le scarpe ed il casco, sviluppati specificamente da Specialized.
Quello che però è più intrigante è proprio il fatto che alle Olimpiadi di Londra 2012 sul tubo diagonale delle bici - la superficie più grande a disposizione su una bici e quella su cui il colpo d'occhio va a cercare la marca della bicicletta - non campeggiava la scritta S-WORKS, da sempre il brand più professionale ed agonistico di Specialized, ma proprio il brand generalista SPECIALIZED.
Ed effettivamente, quando mi sono avvicinato al mondo delle bici, consideravo S-WORKS un brand diverso da Specialized. Quando insomma ero un novello e non avevo una conoscenza ed un'informazione così approfondita dei marchi e della componentistica delle due ruote, ero abbastanza perplesso al riguardo di questi due brand, tanto da confonderli e distinguerli poco.
Per il pubblico generalista questa scelta, cioè di avere un sottobrand specialistico rispetto al brand generalista, a mio modo di vedere, non è mai stata una scelta commercialmente vincente perché genera confusione.
Diversamente nelle competizioni specialistiche, seguite quasi esclusivamente da appassionati ed esperti del settore, ha senso il sottobrand specifico proprio a voler distinguere l'esasperazione e l'esclusività del mezzo tecnico usato dall'agonista, rispetto al resto della gamma delle bici a listino. "Noi ciclisti" sappiamo tutti che S-WORKS è il "top", mentre Specialized è la "base".
Poi succede che Specialized riesce a mettere a segno ben due vittorie su tre nelle gare più importanti del ciclismo professionistico maschile, cioè la vittoria nella prova su strada con Alexandre Vinokourov, supportato dall'Astana e Specialized e Jaroslav Kulhavy del team Specialized Racing nella prova di cross country in mountain bike.
E si sa che le Olimpiadi sono seguite più da un pubblico generalista e da un giornalismo generalista e passa in secondo piano il pubblico specializzato - e scusate il gioco di parole proprio con Specialized...
Una specie di risposta me la sono data da solo, però se leggete questo mio articolo ed avete qualche altra idea, esprimetela pure.
Concludendo: chi mi spiega questo cambia di look e brand di Specialized alle Olimpiadi? Proprio per quello che ho scritto io?