Ecco la rilevazione fatta col Polar dell'ascesa sul Piccolo Stelvio che ho fatto lunedì pomeriggio in solitario. Il cronometro ha decretato 8'12"4, gran tempo, se consideriamo il fatto che il mio precedente record, fatto con la Scaletta, era fermo a 8'39".
Proprio all'inizio ho trovato l'ostacolo di un trattorino, un Sametto, che ha rallentato leggermente un attacco aggressivo fino al primo tornante, tanto che ho dovuto spingermi sull'erba a destra per poterlo superare.
Dopo circa tre mesi di scorribande col mezzo da ventinove pollici, quella di lunedì era a tutti gli effetti la mia "prima volta tirata" con la Scalona e devo dire che quella bici, come tante altre bici da 29 pollici con forcella rigida, pare fatta apposta per salire il Piccolo Stelvio.
Anche per scenderlo la Scalona rappresenta il mezzo ideale, sia per la facilità con cui si eseguono le curve in appoggio senza rischi di impuntamento, che per le poche sconnessioni lungo la discesa, che non fanno rimpiangere una forcella ammortizzata.
Siccome l'Orlando continua a smenarla coi riferimenti della salita del Piccolo Stelvio, tengo a precisare che il mio tempo è stato fatto partire in corrispondenza della grata metallica, cioè quella all'inizio dello sterrato ed il Polar è stato fermato praticamente all'arrivo quando si pesta sull'asfalto.
Il Piccolo Stelvio è anzitutto la salita sterrata per antonomasia, probabilmente la più famosa della zona collinare veronese, ed in quanto sterrata il tempo ha senso prenderlo dove c'è lo sterrato.
Se poi qualcuno il tempo lo prende in prossimità della grata al piazzale della chiesa di Santa Maria in Stelle, se qualcun altro lo prende alle scuole elementari del paese, se ancora altri lo prendono in piazza a Quinto o di fronte all'Olmo a Grezzana, questo non è un problema mio, ma un problema loro: il Piccolo Stelvio coi suoi 19 panoramici tornanti, è "sterrato".
Inoltre nell'edizione 2009 della Lessinia Legend, che proponeva proprio il Piccolo Stelvio come tratto cronometrato, i tappeti dei cronometristi erano stati collocati proprio dove io ho preso e dove prendo sempre il mio tempo.
Pertanto invito l'Orlando a fare tutti i suoi calcoletti spippolanti coi suoi file Excel e ad aggiornarci, ridimensionando così il mio nuovo record personale, se è parso così eclatante da destare tanto tamtam o impossibile. Ricordo che la Scalona pesa circa un chilo secco in meno della Scaletta, pertanto "un chilo de manco l'è circa 6 secondi de manco" sul Piccolo Stelvio. Gli altri secondi in meno sono probabilmente dovuti all'eccellente reattività della Scalona, che non fa sprecare troppe energie e in minima parte al rotolamento delle ruotone.
Detto questo non mi rimane che dare appuntamento proprio al Trio Piocio per scortarmi nel prossimo tentativo di ritocco al già interessante mio record personale. Avere delle lepri come l'Orlando ed il Conte Savoia è sicuramente stimolante per tenere duro nella parte superiore del percorso, dove nella prova di lunedì ho lasciato probabilmente qualche secondo di troppo.
Nella seconda parte i battiti cardiaci hanno faticato ad andare oltre i 172-173, forse a causa di un minimo di stanchezza dal giro di sabato fatto in compagnia del Compagno di Merende, ma non voglio certo addurre scuse o dire che potevo fare 7'34", come invece mi si sta calunniando su altri blog. Sono comunque contentissimo del mio 8'12", tiè!