Franceschino non ci ha pensato due volte a fare il bis col sottoscritto stamattina. Dopo la bella uscita di ieri in mountain bike, ho invitato lo spilungone di Rosaro a sistemare la sua bici da strada per l'uscita odierna, perché anche la stradale merita sempre le attenzioni del caso. Pertanto il Signorino si è presentato con la Gigliola di righettiana memoria, con qualche aggiornamento, tanto da attestarsi sui 7,3 kg, grazie a pipa e curva nuove, oltre ad una bella coppia di Fulcrum Racing Zero.
Anche oggi sono io a fare mentalmente un mio tragitto, che è stato accettato un po' col naso storto dal Cesco, però gli ho ribadito che a Moena lo aspettano quasi 3000 metri di dislivello, quindi è il caso di insistere con la preparazione, onde incappare in figuracce.
Anche stamattina l'appuntamento è stato molto anticipato. Alle 7.05 ci incrociamo all'altezza di Marzana e risaliamo la Valpantena con un vento in faccia, che non si augura mai nessuno di trovare, ma ce ne facciamo una ragione ed arriviamo a Bellori ad una media poco soddisfacente, molto più vicina ai 20 km/h che ai 30.
L'ascesa per il Vaio della Marciora fino a Barozze lo facciamo con un tempo poco decoroso, col Franceschino che si avvantaggia del suo peso piuma per staccarmi sul muro al 13% sotto Ponte di Veja.
Arrivati però ormai a Barozze la sua forza di volontà cede per un attimo e intende lasciarmi da solo al programma di giornata: Fosse-Martellengo-Col di Pealda Bassa. Io dico "cosa vuoi che sia" e prometto che andrò piano: siamo arrivati a Fosse e sono neanche le 8.15, il mattino ha l'oro in bocca!
Non l'avevo più fatto il Corno d'Aquilio dal 2008, quando tra l'altro non era ancora asfaltato. Oggi l'ho percorso senza quasi accorgermene. Saliamo però ad un ritmo assolutamente blando, col mio cuore stanco sempre tra i 120 e i 140 bpm. Allo scollinamento Franceschino mette pure il 52 e prova a scattarmi in faccia, ma vi risparmio l'epilogo.
Dopo qualche foto sotto la freccia della Lessinia Bike, che indica di buttarsi a capofitto verso Sega di Ala, scendiamo in un men che non si dica e torniamo su subito a Passo Fittanze per il meritato tortino di mele - per me il terzo in cinque giorni, tanto che mi merito lo "sconto amico"!
La pausa la facciamo sfogliando la Gazzetta dello Sport, mentre la discesa verso Erbezzo ce la facciamo ciucciandoci volentieri le scie fino a fondovalle, sempre con velocità ragguardevoli. Il giro si chiude in via Carrara al negozio Turnover, dove il Bosca in vacanza in Croazia è stato richiamato in fretta e furia alle armi, dopo il forfait di Remo Rossi per infortunio da "panco giochi".
Oggi pomeriggio infine un bel recupero delle microlesioni muscolari grazie alle proprietà curative della greola. In ogni caso domani giovedì 19 agosto, salto il turno per dedicarmi anima e core alla famiglia.